Nell’attuale contesto sociale e organizzativo coesistono almeno quattro generazioni, ognuna portatrice di diversi background esperienziali, differenti bisogni, valori e visioni.

Uno scenario sfidante, che impone alla Leadership nuove riflessioni e rende necessaria una revisione degli approcci e degli strumenti per gestire in modo armonico questa complessità.

È fondamentale che i Leader assumano una nuova prospettiva che consenta loro di individuare, conoscere e valorizzare le differenze generazionali; per questo è necessario un “passo indietro” per guardare a questa nuova realtà con uno sguardo equidistante. Un “passo indietro” per proiettarsi in avanti, verso il futuro di una società e del mondo del lavoro in continua evoluzione.

Nel costruire questo nuovo mindset ognuno di noi è chiamato a mettere al centro i concetti di attenzione e cura: l’attenzione di osservare le differenze e la cura nel renderle elemento di crescita e contaminazione positiva. Perché solo attraverso questo equilibrio si creeranno le condizioni per generare e mantenere un benessere diffuso nell’ambiente di lavoro. Quali sono, dunque, le competenze necessarie per creare un contesto in cui le differenze generazionali possano essere valorizzate per diventare motore di crescita? E quali strumenti ha a disposizione il Leader per raggiungere questo obiettivo?

Ne abbiamo discusso insieme a ospiti d’eccezione:

• Massimo Magni, EssilorLuxottica Associate Professor of Leadership Università Bocconi
• Monica Magri, Country Head of HR Italy The Adecco Group
• Elena Lavezzi, C-Level Executive
• Silvia Zanella, Culture and People Experience Leader EY Europe West & Head of Employer Branding and Employee Experience EY Italia
• Luca Semeraro, President LHH Italy & Head of LHH Recruitment Solutions Southern Europe