Hybrid Leader. Le nuove sfide di un mondo sempre più ibrido
di Luca Solari
Giugno 21, 2022
Abbracciare l’ibrido non è facile e non si riduce al tema di quanti giorni in ufficio e quanti in “smart” working, perché ibrido non vuol dire dicotomico come alcuni erroneamente pensano.
Se osserviamo con mente aperta, riconosciamo tante forme dell’ibrido: negli spazi, dove i talenti che entrano nelle aziende si trovano in contesti fluidi, senza punti di riferimento; nelle decisioni, dove l’autorità fatica a mantenere il controllo e deve lasciare sempre più spazio alla fiducia e alla libertà delle persone; nel tempo, dove il lavoro viene svolto quando si ritiene più opportuno per ottenere i massimi livelli di produttività, di coinvolgimento e di benessere psicofisico delle persone.
Sopravvivere all’ibrido è difficile per chi è stato allenato nella logica dicotomica, che è orientata ai processi lineari della consulenza tradizionale. Serve un pensiero di flusso, un pensiero circolare ed evolutivo. Servono leader che non abbiano paura dell’incertezza e che non la esorcizzino con false sicurezze. I leader del mondo ibrido non sono leader ibridi, anche se una traduzione affrettata potrebbe trarci in inganno.
Essere hybrid leader, al contrario, richiede di essere molto centrati e consapevoli: solo chi sa chi è può accogliere il flusso e l’ambiguità dell’ibrido, altrimenti si spaventa e ricade dentro le classificazioni binarie. Quali sono le sfide concrete che si trovano ad affrontare? In che modo l’ibrido è un brodo primordiale per l’innovazione? E a quali condizioni? Come si sviluppano i talenti per prosperare nell’ibrido? Servono ancora gli stessi percorsi formativi?
Ne abbiamo discusso insieme a ospiti d’eccezione:
- Luca Solari, Professore ordinario di Organizzazione aziendale presso l’Università degli Studi di Milano
- Lara Carrese, Human Capital Director Comitato Organizzatore Milano Cortina 2026 Olympic and Paralympic Games
- Luca Semeraro, Amministratore Delegato di LHH Recruitment Solutions Italia e Spagna