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Internet of Things: la rivoluzione

di Giovanni Miragliotta

La tecnologia che abilita la quarta rivoluzione è l’Internet of Things (IoT), alla quale spetta l’arduo compito di rendere efficace, accessibile e sostenibile la raccolta di dati dalla realtà fisica e, contestualmente, la possibilità di agire su di essa con dei comandi di attuazione. Già nella prima ondata di automazione, e poi nelle applicazioni della fine del secolo scorso, erano state sviluppate tecnologie e architetture per l’acquisizione di dati dal mondo fisico e l’attuazione. Termini come piramide dell’automazione, oppure Machine2Machine, stavano proprio ad indicare sistemi con questa tipologia di missione. Il loro successo è stato tanto forte in alcuni ambiti (si pensi all’automazione industriale, o alle reti di trasporto) quanto l’insuccesso in altri (si pensi alla domotica, mai davvero esplosa, o alle aspettative mai realmente colte circa l’utilizzo di tecnologie RFId). Quali sono le ragioni di questi insuccessi, e perché adesso invece vi è fiducia che si possa completare questo percorso?

I limiti intrinseci delle precedenti generazioni sono riconducibili a due: da un lato la limitata capacità computazionale che era possibile incorporare negli oggetti, cosa questa che costringeva ad ottimizzare il firmware caricato e dedicato alla gestione di ogni specifico oggetto connesso; dall’altro le reti utilizzate per la connessione degli oggetti erano reti dedicate, basate su protocolli di comunicazione proprietari, che privilegiavano la sicurezza e l’affidabilità della comunicazione, indirizzando il dato raccolto direttamente verso gli strati di monitoraggio e controllo, in rigide strutture gerarchiche.

GIOVANNI MIRAGLIOTTA

Professore Associato presso il dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. Direttore dell’Osservatorio Italiano sullo Smart Manufacturing, sull’Internet of Things e sul NFC & Mobile Payment, presso la School of management del Politecnico di Milano. E’ autore di 16 pubblicazioni su riviste internazionali, e oltre 40 interventi in conferenze internazionali.


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