È il banco di prova per analizzare le reazioni delle organizzazioni alle trasformazioni tecnologiche e sociali: parliamo del settore dei servizi finanziari, sul quale l’impatto dei cambiamenti si è fatto sentire più che in altri comparti.

Questo risulta evidente, a maggior ragione, se passiamo in rassegna le sfide straordinarie che i leader delle organizzazioni finanziarie stanno affrontando.

Da una parte, ci sono le novità tecnologiche. Pensiamo alla finanza integrata e al proliferare di soluzioni Baas (bank as a service), che consentono a soggetti terzi, anche non in possesso di licenze bancarie, di offrire servizi finanziari, o, ancora, all’introduzione sempre più massiva degli algoritmi di intelligenza artificiale, che hanno reso obsolete alcune professionalità e ne hanno create di nuove.

Dall’altra, invece, ci sono i cambiamenti legislativi da recepire e assorbire, con la frontiera dell’open banking aperta dalla P2D2, che spinge gli istituti di credito a condividere con le terze parti i dati dei propri clienti.

Questi scenari hanno portato a un aumento prodigioso della concorrenza (e non parliamo solo delle fintech, ma della competizione delle big tech che invadono il terreno con i loro servizi) e alla necessità – la sfida delle sfide – di creare nuove competenze in seno alle aziende e di reperire skill complesse sul mercato del lavoro:

«Le opportunità di questi cambiamenti sono enormi, nell’aumentare il bacino di clienti a cui offrire prodotti finanziari e nell’idearne di nuovi da immettere nell’ecosistema. Per sfruttarle appieno, i leader delle aziende che operano nei servizi finanziari dovranno mettere in discussione alcuni dei capisaldi delle proprie organizzazioni, rendendole più agili e favorendo le collaborazioni sia tra dipartimenti che all’esterno, con altre aziende o enti. E, infine, rendere le strategie di reskilling e upskilling un concreto fattore competitivo», spiega Diego Di Barletta, Head of LHH Executive.

I numeri della disruption

Le stime di mercato mostrano la crescita prevista per la domanda di servizi di finanza tecnologica nei prossimi anni.