La pandemia ha reso imperativa l’innovazione, ma solo il 9% delle aziende ritiene di avere le competenze necessarie per affrontare la digital transformation, secondo Gartner. Un tool di LHH Recruitment Solutions, il Digital Readiness Check Up, aiuta i direttori del personale e le aziende a misurare le competenze digitali, suggerendo percorsi formativi mirati.

“Se non ora quando?”, è il titolo di un romanzo di Primo Levi che potrebbe diventare un mantra per le aziende di oggi, in relazione alla loro evoluzione verso la trasformazione digitale.

La pandemia ha di fatto reso urgente l’innovazione. Se prima, infatti, i progetti innovativi coinvolgevano solo una parte dei team e non l’azienda nella sua interezza, oggi la digital transformation diviene il principale traguardo da conseguire a livello trasversale. I manager ne sono sempre più consapevoli: un recente studio di Gartner (il Board of Directors Survey) ha mostrato che, per l’87% dei consiglieri di amministrazione interpellati, la tecnologia ha un ruolo chiave nel raggiungimento delle priorità strategiche.

Tuttavia, un’altra ricerca della società americana di consulenza mostra come solo il 9% dei CHRO delle aziende ritenga di avere al suo interno le competenze adatte per guidare la trasformazione digitale. Nello stesso studio, l’80% delle aziende di medie e grandi dimensioni si dice intenzionato a cambiare la propria cultura aziendale per accelerare la trasformazione digitale e non perdere competitività sul mercato:

«Assumere digital champion e chief digital officer raddoppia le probabilità di successo dei processi di innovazione in azienda. Tuttavia, non basta. Occorre affrontare la resistenza alla digitalizzazione tra i dipendenti e bisogna implementare strumenti concreti per poterlo fare», spiega uno dei Partner di LHH Recruitment Solutions, società specializzata in head hunting di profili manageriali ed executive.