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Generazione Z, il nuovo leader multipotenziale che sposa la cultura delle startup

di Sparks of Knowledge

Poliedrici, con il digitale nel DNA, ambiziosi, ma anche più ansiosi per assecondare il desiderio di bruciare le tappe nella loro carriera1. La Generazione Z forgia i leader del futuro: manager, startupper, capi d’azienda che avranno in mano il destino delle società e dei mercati nei prossimi anni, e in possesso di talenti, competenze (come anche lacune) che li distinguono nettamente dalle generazioni precedenti:

«Corrono a una velocità doppia. Se ottengono un traguardo, pensano subito a quello successivo. Le aziende hanno bisogno di adattarsi a questa velocità, devono farlo se non vogliono perdere talenti e se desiderano contribuire a modellare i loro leader nel prossimo futuro», spiega Luca Tofanelli, Head of Innovation & Candidate Experience | Professional Recruitment di LHH Recruitment Solutions.

Insieme a Tofanelli, tracciamo un identikit del leader dal digital mindset e raccontiamo la carica innovativa che i genzer stanno apportando al mondo delle imprese e delle startup.

La generazione dei multipotenziali senza noia

Il traguardo non conta, come non esiste più il lavoro dei sogni come meta verso cui ambire. Ad avere valore per la generazione Z sono la stabilità finanziaria, la varietà di esperienze (contrapposte alla noia della stessa scrivania per tutta la vita) e il significato da dare alla propria esistenza.

Nel libro “How to Be Everything2”, la scrittrice canadese Emilie Wapnick presenta il ritratto di una generazione, i multipotenziali, ovvero persone che perseguono molti interessi diversi, anche lontani dalla loro formazione primaria (musica, scienza, letteratura, informatica…), e che cercano un equilibrio complesso per far combaciare queste diverse attitudini all’interno del luogo di lavoro.

SPARKS OF KNOWLEDGE

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