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Dimentica gli obiettivi e concentrati sulla pratica: la creatività secondo Seth Godin

di Sparks of Knowledge

La caccia al risultato è la tomba dei lavori creativi: è l’opinione di Seth Godin, scrittore e imprenditore americano, considerato uno dei guru mondiali nel campo del marketing e comunicazione. La creatività (e come conseguirla) è il tema del suo ultimo libro: “La pratica: l’attività creativa è una scelta quotidiana”1.

Fin dalle prime pagine, il libro realizza il suo scopo, ovvero quello di mettere a disagio il lettore, smentendo alcune sue certezze su concetti come “talento”, “abilità” e “creatività”, che non sono il frutto dell’ispirazione di un genio (di Steve Jobs, ce n’è stato solo uno, insomma). Quello che rende le persone e le aziende in grado di trasformare il mondo con le loro idee innovative, è la creazione di un processo a monte e la pratica per provarlo e ottimizzarlo.

«Il percorso creativo segue uno schema. È una pratica di crescita e connessione, di servizio e audacia. È anche una pratica di altruismo ed egocentrismo in una danza senza fine», si legge in uno dei passaggi più significativi del libro.

Ma cosa si intende per pratica e come un leader può lavorare per trasformare la sua azienda (e la sua testa) in una fucina di idee nuove da mettere alla prova del mercato?

Processo e abilità battono talento e risultati

Nella visione di Godin, la concentrazione esclusiva sul risultato costringe spesso le aziende e i manager a fare scelte in un’ottica egoistica o a breve termine. Al contrario, qualsiasi processo creativo ha l’obiettivo di costruire una pratica per poi migliorarla costantemente. La pratica diventa fondamentale per generare idee, anche perché è l’unico fattore che possiamo veramente controllare.

SPARKS OF KNOWLEDGE

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