La stretta correlazione tra innovazione e scalabilità delle aziende è sempre più evidente nei numeri. Nella classifica del Sole24Ore1, che analizza le imprese leader della crescita tra il 2017 e il 2020, trovano spazio al vertice, non a caso, alcune ex startup che hanno saputo incrementare i propri risultati fino a diventare scaleup, come le milanesi Winelivery e Credimi.

Entrambe, sia Winelivery, che opera nel settore del delivery del vino, sia Credimi, che opera nel comparto dei prestiti online alle imprese, hanno sviluppato organizzazioni flessibili, che crescono grazie a una costante sperimentazione tecnologica, in particolare nell’adozione di algoritmi di intelligenza artificiale.

«Le aziende che hanno saputo accogliere e fare propria la cultura della sperimentazione di nuove tecnologie possiedono due vantaggi: poter diventare leader del mercato ed essere pioniere di nuove soluzioni. Per riuscirci, i leader aziendali devono lavorare su due fronti: la capacità di coinvolgere la popolazione aziendale attivamente nei progetti di ricerca e sviluppo e l’implementazione di una tecnologia che sappia essere human centric, nei fatti e non nelle parole», spiega Federico Fontana, Head of Northern Italy | Professional Recruitment di LHH Recruitment Solutions.

Fontana pone alcune questioni cruciali per i leader che ambiscono a trasformare la propria organizzazione in una fucina di progetti di innovazione, ovvero la necessità di costruire canali di dialogo sempre aperti tra il dipartimento di ricerca e sviluppo e gli altri comparti aziendali, e quella di mettere in campo azioni per rafforzare la consapevolezza nei team dell’utilità delle soluzioni tecnologiche proposte.

La riduzione del gap

Nelle aziende di grandi dimensioni si crea talvolta un gap tra i dipartimenti di ricerca e sviluppo, il team di ingegneri che deve occuparsi di implementare la soluzione innovativa e, ancora, il resto della popolazione aziendale, che la userà poi nelle proprie mansioni quotidiane. Uno studio pubblicato su Harvard Business Review² getta luce sulla questione, dimostrando che gli ingegneri vivono con riluttanza le istruzioni da parte del team del dipartimento di ricerca e sviluppo quando lo considerano troppo distante emotivamente da loro e scollegato dal lavoro quotidiano.